Con il taglio promesso dell’enorme tassazione immobiliare sulla prima casa primi segnali di ripresa non prima del 2016

A sostenerlo è la Fiaip che nella sua nota congiunturale semestrale fotografa l’andamento altalenante del mercato immobiliare urbano italiano che, ancora una volta stenta a ripartire, nonostante gli ottimi segnali di una crescita complessiva della domanda +5%, ed un incremento record nell’ultimo trimestre della stessa domanda di mutui che spinge all’acquisto.

Per il Centro Studi Fiaip in Italia, non si può ancora parlare di ripresa di un mercato che, sebbene sostenuto da una serie di fattori congiunturali positivi ( svalutazione dell’Euro, petrolio ai minimi storici, azzeramento del costo del denaro) registra trimestri positivi alternati a trimestri negativi: i prezzi continuano a differenza degli altri paesi europei a calare dello 0,8 % su base trimestrale, e del 5% circa su base annua, registrando un arretramento del valore dell’abitazione più consistente tra tutti i paesi Ue, fatta eccezione per la Grecia. Torna in area positiva il numero delle compravendite + 3% a fronte di una lenta stabilizzazione dei prezzi.

Con l’ulteriore forte crescita registrata nel mese di giugno per i mutui si irrobustisce il recupero verso i livelli pre-crisi tanto che la variazione complessivamente registrata nel I semestre 2015 ha fatto segnare un significativo incremento rispetto al corrispondente periodo 2014.

Per Fiaip ci potrebbero essere già oggi tutti i presupposti perché il mercato possa ripartire: la maggior parte delle domande sospese potrebbero concretizzarsi, se solo vi fosse una situazione fiscale favorevole per tutti coloro che vogliono investire nel mattone e vendere o acquistare un immobile.

Fiaip ricorda come il mattone ha sinora garantito una “tenuta” in Italia superiore rispetto ad altre forme di investimento (3,5%) e come i prezzi medi sono previsti ancora in calo, sebbene si stiano stabilizzando, in molte città italiane nel corso dell’anno.

Le aspettative delle famiglie e delle imprese – si legge nella nota congiunturale Fiaip – così come il quadro di politiche fiscale sull’immobiliare permane incerto, ancora oggi. L’eccessiva timidezza degli interventi nel taglio delle tasse e della spesa pubblica, l’assenza di interventi strutturali e di riforme per il Paese, per lo più annunciate e non attuate, rischia di penalizzare e di far finire in stagnazione il Paese nel 2015.